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N. 39 Desert Miraje® Magazine: a Gaeta conosco un posto dove il vino è sublime

Se siete in cerca di un luogo in cui rilassarsi tra amici e conoscere l’arte del buon vino e della sua tradizione, l’enoteca Telaro a Gaeta è il posto che fa per voi!

La prima volta che sono passata dall’Enoteca del Golfo Telaro sono rimasta incantata. Una cantina a Gaeta con una selezione di vini raffinata e di produzione propria, per un’amante del buon vino. What else?

La posizione del punto vendita è strategica. In via Annunziata, nel pieno centro storico, strada di passaggio e meta ambita dai ragazzi e dalle ragazze di tutto il territorio. Il mare di fronte, la musica, l’atmosfera calda. Mi sono letteralmente innamorata.

Poi ci sono entrata, la prima volta, quando stavamo promuovendo Giovani oasi si raccontano, il ciclo di eventi organizzato da Desert Miraje® nell’estate 2021 con il Comune di Gaeta in cui decine di ragazzi e ragazze del territorio si sono raccontati da ogni punto di vista e con un obiettivo solidale: donare parte del ricavato al progetto Reti Solidali. Era in programma la seconda serata, quella su alla Terrazza La Favorita in collaborazione con La Cittadella.

Entro, mi accoglie un ragazzo. Gentilissimo, subito interessato al format. Due parole ed era dello staff, ci ha fatto da sponsor per le bevande il 10 agosto. È stata una serata incredibile, con un vero e proprio open bar e una scelta di vini di produzione propria fantastica. Le persone che hanno partecipato alla serata ancora ne parlano con entusiasmo.

Sono così Giusy Telaro e Matteo Di Petrillo. Due ragazzi di 28 e 32 anni con simpatia, professionalità e gentilezza. Ed è così che siamo diventati amici, perché i clienti Telaro diventano amici dei proprietari. Perché da loro si respira aria di casa, di famiglia, è come se ognuno di loro ti facesse entrare nella loro casa e ti facesse sentire molto più di un semplice ospite. Ti fanno sentire uno di loro.

La scelta dei vini è pura magia. Dal Calivierno alla linea Femmena, dal Passito alla Falanghina Vendemmia Tardiva. E altre decine di etichette, a corredare il repertorio classico per soddisfare ogni gusto.

E le grappe, i prodotti locali, i rum, serviti con il cioccolato magari con un buon sigaro. Sembrerà banale, ma quando ti siedi al tavolo non hai mai il calice vuoto e il posacenere pieno. Non te ne accorgi, perché sei preso dalla conversazione, ma Giusy e Matteo non ti fanno mancare niente.

Se non sai cosa bere, ti consigliano e magari cambi i tuoi piani, scopri nuovi gusti e punti del palato che non avevi mai conosciuto. Sono giovani e hanno aperto da poco, ma Giusy è cresciuta nei vigneti di famiglia e Matteo, suo fidanzato, prima di aprire con lei l’Enoteca del Golfo ha lavorato in altri punti vendita.

La formazione è costante e sempre orientata a nuove scoperte per stare al passo. Una delle cose che mi ha colpito di più, quando li ho conosciuti meglio, è la loro idea del bere: sostenibile, responsabile e consapevole, perché il vino va scoperto e gustato. È uno dei motivi per cui siamo elogiati in ogni parte del mondo e l’azienda Telaro, in voga dal 1987 sul territorio del basso Lazio e dell’alta Campania, ha saputo fare centro.

Insomma, un’esperienza assolutamente da fare, la consiglierei a tutti. Molti sono i progetti per il futuro, anche in relazione all’arte, altra passione di Giusy. A Gaeta, nel Golfo in generale, abbiamo bisogno di questo. Di arte, cultura, buon vino, sostenibilità, rete. E soprattutto di giovani. Che siano in gamba, desiderosi di crescere, senza perdere mai l’umiltà.

Miraja

Giornalista del ventre

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