Quello che le mamme non diconoSTORIE

Spesso le mamme piangono di nascosto

Un articolo sulle difficoltà del postparto. La nuova rubrica di Desert Miraje® “Quello che le mamme non dicono” in due versioni: articoli sul Mag e video VLOG sul canale TikTok desertmiraje. Che la mia testimonianza dia forza ma soprattutto consapevolezza a tutte le donne che la leggeranno

Ci ho messo un po’ a concepire questo articolo. Le settimane sono passate senza neanche che me ne accorgessi. È questo che accade quando diventi mamma. Non sei più padrona del tempo, né della tua vita. Non hai più una vita, o meglio non hai più la vita di prima.

E’ un lutto, così si dice. La prima volta che ho sentito elaborazione del lutto relativamente all’avere un figlio ho rabbrividito. Ma come, mi dicevo, come potrebbe essere possibile paragonare il diventare mamma all’assistere alla morte di qualcuno?

Ebbene, è proprio così. Qualcuno muore ogni volta che qualcuno nasce. E non solo nonni, parenti, amici che in qualche modo lasciano il posto a qualcun altro. La persona che muore quando nasce un figlio è proprio sua madre. La donna che era e che ora non sarà più.

Credetemi, per dire queste parole ho dovuto prima trovare il coraggio di pensarle. Proprio ieri, mentre giocavo con G davanti allo specchio è successo. Ho pensato a quella che ero, spensierata, capelli lunghissimi e sempre curati, vestiti di valore addosso e freschezza, in giro a fare public relations tra un aperitivo e l’altro. Come ci sono arrivata? Semplice, Instagram mi ha suggerito una storia di due anni fa. Ecco, quella persona lì, proprio quella lì, non esiste più.

Così in silenzio, mi sono girata dall’altra parte. E ho pianto. Mi sono assicurata che mio figlio non mi vedesse. Ho chiesto ad Alexa di mettere musica e mentre lui giocava io piangevo. Pochi minuti in cui c’ero solo io davanti allo specchio che mi diceva quello che pensavo da quasi 7 mesi ma non avevo il coraggio di dire. Se sei una mamma, mentre leggi, puoi capire.

Puoi capire che questo è il giorno di dire un addio. Sai che significa. Sai che significa voltarti dall’altra parte per non far vedere le lacrime a tuo figlio, perché vuoi che veda di te solo il meglio, anche se sai che non si può essere delle madri perfette. Tu vorresti che vedesse solo i sorrisi, le risate, le sorprese sul tuo viso affinché possa replicare le emozioni.

Sai che significa guardati allo specchio e non riconoscerti più. Quel corpo così diverso, gonfio, con più cellulite, magari con smagliature, non è più il tuo. Con le spalle ricurve, i nervi del collo accavallati, il mal di schiena senza fine. Sai che vuol dire guardare i tuoi capelli e vederli spenti, sempre legati, corti, sennò tuo figlio sai che te li spezza tutti. Sai che vuol dire piegare i tuoi vestiti di un tempo in una scatola, nella speranza che prima o poi potrai tornare ad indossarli.

Sai che significa tutto questo. Avere la sensazione che il mondo stia andando avanti senza di te.

E poi, ti giri di nuovo. Guardi tuo figlio sorridere, nello specchio, mentre aspetta che tu lo guardi. E ti senti la donna più felice del mondo. 

Ecco cosa voglio dirti oggi. Piangi, ogni volta che senti di doverlo fare, ricorda che sei umana e che non esiste il manuale del genitore perfetto. Poi torna in te. Non vedere questo momento solo come la fine di qualcosa, cosa che fanno purtroppo moltissime donne che diventano mamme. Si adeguano alla nuova vita, nascondono la tristezza di aver perso ciò che erano e la coprono con le gioie dei figli, in qualche modo, per poi abituarsi alla nuova versione. Mamma. Fine. 

No, io invece voglio dirti questo: vedi questo momento anche come l’ìnizio di qualcos’altro e non solo della tua nuova versione da mamma. Concepisci questo momento unico, speciale e terribile allo stesso tempo come ciò per cui è davvero: una rinascita.

Perché un giorno tu possa scoprire una nuova donna, oltre alla mamma che sei diventata. Una nuova donna che sa ridere di gusto, fresca e spensierata, anche se per pochi secondi. Una donna che saprà ballare, parlare, fare public relations in maniera più elegante e raffinata. Che amerà ancora i vestiti e saprà sceglierli con cura davanti all’armadio.

Una donna che farà l’amore in maniera più consapevole, che lavorerà con meno aspettative dai suoi clienti, una donna che saprà chiudere il pc e veramente staccare il cervello dal lavoro. Una donna che si prenderà quell’ora di mare e saprà apprezzare il valore di quegli attimi di solitudine. Una donna che mangerà, andrà dal nutrizionista, tornerà a fare sport, tornerà a uscire, a fare volontariato e a divertirsi.

Insomma, a fare tutto ciò che ama ma in una nuova luce, con nuove consapevolezze. Per fare tutto questo è importante che tu torni a respirare (se non sai come meditare clicca qui https://www.desertmiraje.it/meditazione/) e riprendi in mano la tua vita, pure se un po’ alla volta, pure se con i tuoi tempi. Pochi istanti, che saranno prima una doccia in tranquillità, poi una sigaretta sul balcone, e poi un caffè al bar.

E piano piano, ripartendo dalla tua autostima e dalla tua meravigliosa essenza, saprai finalmente che tutto questo ti ha soltanto arricchito. In questo posso aiutarti (https://www.desertmiraje.it/tutti-i-servizi/) come ogni grande meravigliosa rinascita sa fare. Come quando hai lasciato quel ragazzo che ti faceva soffrire, ti sei diplomata, laureata, mandato a cagare il capo, come quando hai tagliato i capelli, ti sei messa in proprio, insomma tutte le volte che hai fatto morire una vecchia te per poi rinascere completamente rinnovata.

Perché i figli possono essere felici davvero solo se le mamme lo sono. 

Buon miraggio!

 

 

Miraja

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