Gaeta è un territorio ricco di storia e anche la cucina tipica porta con sé anni di tradizione e cultura gastronomica del luogo: è per questo che riuscire a rivisitare i piatti tipici del territorio in chiave moderna non è mai facile.
Eppure, i giovani, ancora una volta, riescono anche in questa sfida: è il caso di “Scirocco Bistrot” http://ww12.bistrotscirocco.com/ , situato in Via Annunziata 11, nel cuore di Gaeta medievale.
Quando gli abbiamo chiesto quale fosse il loro punto di forza ci hanno risposto: la semplicità. Perché è la semplicità l’unico ingrediente che serve per portare avanti uno staff giovane e volenteroso, pieno di idee e con una forte rappresentanza femminile.
La chef proprietaria del locale è infatti Giorgia Di Marzo e di esperienza ne ha da vendere: dopo aver lavorato dieci anni in un ristorante australiano e aver fatto gavetta in alcuni locali di Londra, ha deciso di portare a Gaeta la sua passione, fondendo la cultura medio-orientale con quella italiana.
La sua cucina si contraddistingue infatti per un ampio uso delle spezie impiegate in un menù esclusivamente a base di pesce, ovviamente con prodotti di qualità ottima a Km zero.
Oltre a rimanere affascinati dal loro logo, che si ispira al mare e di esso ne trasmette tutti i sapori, il locale vanta anche una location invidiabile: ad ospitarlo è infatti il chiostro di un’antica chiesa della città che è stato ristrutturato con grande gusto e rispetto per la storicità del luogo.
Da poco la struttura è stata recensita all’interno di “Le guide della Repubblica” come ristorante emergente del 2022. <iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fsciroccobistrot%2Fposts%2Fpfbid0GpxCMxL3iGZmncjxDbsJaruioERVTDJnk32V8ULBTDDGHVq5HtHAjabMmwqdAdeGl&show_text=true&width=500″ width=”500″ height=”668″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowfullscreen=”true” allow=”autoplay; clipboard-write; encrypted-media; picture-in-picture; web-share”></iframe>
Il loro motto? “Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si ha mangiato bene”.
Insomma, cosa aspettate per andargli a fare visita?