STORIE

Rendez-vous: il pub di Gaeta gestito da sole donne frequentato da tutto il mondo

Il Rendez-vous è un pub storico della città di Gaeta (LT) dal 1979 che oggi vanta una conduzione familiare di girl power e inclusione: questa è la storia di Nella, Simona, Alessia e Monica

Aria di casa, a metà tra gli Stati Uniti e l’Italia. Un porto di terra, un “family restaurant”, un posto in cui puoi mangiare bene e non sentirti gli occhi addosso. Questo e molto altro è il Rendez-Vous di Gaeta, un pub italo-americano con una storia diversity & inclusion.

Il logo del pub

Non solo perché le proprietarie accolgono persone da tutto il mondo come se fossero parte di una grande famiglia, ma anche perché sono tutte donne. Loro sono Nella (mamma), Simona, Alessia e Monica Leucht (figlie). Tutto è cominciato nel 1979 quando la città, e l’Italia tutta, erano molto diverse.

Da sinistra: mamma Nella, Alessia, Monica e Simona

Lo aprirono mamma e papà, si chiamava Bill’s place – racconta Simona, mentre scambiamo due chiacchiere al tavolo – a quei tempi c’era solo mia sorella Monica, Alessia ed io siamo nate dopo. Ci siamo cresciute qui dentro, da bambine giocavamo qui fuori”.

Prima venivano solo americani, perché essendo italo-americane si sentivano a casa, potevano parlare con qualcuno che capiva la loro lingua, siamo posizionate proprio all’uscita della base Nato. Col tempo, Alessia e io siamo cresciute e abbiamo iniziato a portare anche i nostri amici italiani”.

Il Rendez-vous negli anni ‘80

Se non me lo avessero raccontato non ci avrei mai creduto. Per noi ragazzi e ragazze del posto è normale andare “da Rendez”, così diciamo. Ci andiamo per un panino tranquillo, per una birra, per due chiacchiere, soprattutto quando vogliamo stare in tranquillità. E io mi sono superata: una volta ci sono andata in pigiama.

Dopo aver lavorato diversi anni con mia madre, mia sorella Monica è andata a vivere negli Stati Uniti. Oggi in cucina ci sono io, Alessia è all’accoglienza perché in quello è la regina. Abbiamo fatto il liceo in America, poi siamo tornate, ci mancava questo posto”.

In primo piano da sinistra Mena, collaboratrice storica del Rendez-vous; sulla destra Monica Leucht

Un locale sempre affollato, eppure mangi dopo pochi minuti di attesa. Com’è possibile? “Le donne resistono di più – risponde orgogliosa – e poi ci siamo cresciute, è come andare in bici. Qui esistono solo due velocità: veloce e velocissimo. Sono orgogliosa di essere donna. Alle altre donne dico sii indipendente. Mia madre è il mio esempio, è una donna evoluta, le sono molto grata”.

Abbiamo sempre avuto negli anni uno staff da invidiare: veloci, disponibili, educati, parte della nostra famiglia. Siamo molto fiere dei nostri collaboratori e collaboratrici”.

Lo staff del Rendez-vous ad Halloween

Ma non è stato facile, anzi di lavoro ce n’è stato parecchio. Perché se inizialmente ci lavorava anche Bill, marito di Nella e padre delle ragazze, con il tempo la gestione è passata a loro.

Quando abbiamo aperto fu un grande successo, una volta abbiamo fatto 700 panini in un giorno – racconta mamma Nella, una donna che, dopo aver lavorato sodo prima a New York come segretaria in uno studio di avvocati e poi al Rendez-Vous, quando ci parli ti viene voglia di vivere e uscire – eppure le persone del posto ci guardavano con sospetto, la fiducia si è costruita nel tempo. Chissà la gente cosa pensava, noi però abbiamo sempre fatto il nostro lavoro con dignità. Ringrazio Dio per aver avuto questa bella opportunità”.

Il papà di Simona, Alessia e Monica

Questo lavoro per me è tutto – aggiunge Alessiale serate non sono mai uguali, al bancone c’è sempre un amico o qualcuno più triste a cui puoi cambiare la giornata con un sorriso, un buon panino o una bibita fresca. Sono felice dell’integrazione nella nostra clientela, anche mio marito ha portato tanti amici, è bello vedere come siamo cresciute.

Essere barlady non è semplice, sebbene la mentalità si sia evoluta. Ne ho sentite tante, capitano apprezzamenti non graditi, l’importante è saper rispondere con professionalità e far capire chi comanda dietro al bancone”.

Alessia e Simona dietro al bancone

C’è molto girl power in questo posto (e noi di Desert Miraje® non potevamo non notarlo) perché oltre ai panini top si respira qualcosa di magico. Inutile nascondere che per le statistiche le attività gestite da donne funzionano meglio. Perfino le banche lo dicono. Secondo uno studio di Banca AideXa le imprese a guida femminile hanno un rischio di insolvenza inferiore del 18% rispetto a quelle gestite dai maschi.

Rendez-vous ne è l’esempio: funziona da più di 40 anni, ha dipendenti che lo amano, è multietnico, gustoso e inclusivo. What else?

Miraja

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