STORIE

“Sono guarita così, quando stavo morendo per il vaccino. …”. Storia vera di una PRO VAX

Tutti affrontano periodi duri nella vita, l’importante è riuscire sempre a rialzarsi. In questo articolo vi spiego come sono rinata grazie all’aiuto della psicologia, della meditazione e della natura. 

Stavo morendo, c’è mancato veramente poco. Trovare il coraggio per raccontarlo non è stato facile. Ma ho poi capito che la mia storia può aiutare qualcuno, essere di ispirazione.

Nelle ultime settimane sul Desert Miraje® Magazine è stato pubblicato un articolo di una persona Pro Vax che per un vaccino stava perdendo la vita. Quella persona ero io. (clicca qui per leggere l’articolo)

In foto, Miriam Jarrett

Credo nella scienza, credo nella medicina, credo nei vaccini. Eppure, l’ultima dose che ho iniettato nel mio corpo mi stava mandando in arresto cardio respiratorio. Ecco perché credo che i vaccini siano efficaci sì, ma se sperimentati a sufficienza, iniettati una tantum e non a pioggia, piuttosto a persone che riescono a smaltirlo!

Ho avuto di tutto, da quando quell’ago è entrato nel mio braccio: pleuropolmonite acuta con versamento liquido, tendinite in tutto il corpo, eritema nodoso, acufene, braccio inabile per un anno e mezzo, febbre, insonnia, ansia, depressione. I medici non riuscivano a capire cosa avessi e quale fosse l’origine. A un certo punto pensavano soffrissi di spondiloartrite acuta, di malattie autoimmuni e reumatiche. Un altro ha pensato che mi fossi presa un’infezione sconosciuta. (guarda il video reel)

Ho consultato infettivologi, ginecologi, reumatologi, ematologi, urologi e tanti altri. Rimbalzavo da uno studio all’altro, da un ospedale all’altro. Nessuno riusciva a trovare la causa e il filo rosso che legava tra loro tutte quelle problematiche gravi.

Non so quanto abbia speso in ulteriori farmaci, visite specialistiche, esami. E psicologo.

Miriam Jarrett durante il periodo della malattia

Ma dall’altra parte qualcuno mi vuole bene. Ho sempre avuto fede, nel divino, nell’universo e nelle brave persone, così è iniziata la mia guarigione.

In molti sulla pagina Instagram di Desert Miraje mi hanno chiesto come abbia fatto a uscirne fuori, viva e sana. Sebbene con qualcosa ancora ci combatta, o meglio abbia imparato a conviverci, tra cui eritema nodoso – bolle sottocutanee che provocano un dolore intenso sulle gambe e che di solito vengono con malattie come la salmonella, che non ho mai preso – e acufene – rumori assimilabili a un fischio cronico e costante nel mio orecchio destro.

Come promesso, ecco come sono guarita.

Miriam Jarrett post vaccino

Innanzitutto mi sono fermata. Di necessità virtù, ho messo un freno al lavoro, alla vita sociale, alle persone. Insomma, a tutto. Sono stata fortunata, perché a quel tempo avevo dei direttori comprensivi che credevano in me e mi hanno supportata. Altrimenti non avrei avuto i soldi per guarire. Perché sì, ci vogliono soprattutto quelli.

Ovviamente in quello stato in cui versavo a un passo dalla morte ho dovuto assumere un antibiotico molto potente, abbinato a un antinfiammatorio e un antimicotico. Mi ha letteralmente salvato un medico napoletano, che fa studio in un quartiere di Secondigliano.

Mi sono presa una pausa dal mondo, in particolare dalle cose che mi facevano stare male: persone tossiche, situazioni spiacevoli, dolori, brutte notizie, tv, telegiornali, familiari oppressivi, stress, lavoro intenso, tutto.

Ho trascorso molto tempo con me stessa, ad ascoltarmi. Ho iniziato a passeggiare nella natura, in particolare al mare sulla spiaggia e con i piedi nell’acqua. Oggi lo faccio almeno 5 volte alla settimana, per almeno 30 minuti al giorno.

Miriam Jarrett in convalescenza

Incredibilmente mi sentivo meglio. Da che ero uno zombie ho iniziato a sopravvivere, di nuovo.

Sono stata dal nutrizionista, ho eliminato tutti gli alimenti di cui sono intollerante. È davvero bravo, mi ha anche suggerito una pomata naturale per le infiammazioni e le tendiniti: arnica naturale 90% per uso equino. Proprio così: uso equino.

Ho ascoltato tanta musica, diciamo che ho praticato musicoterapia, sebbene inconsapevolmente. Quali canzoni? Quelle che mi piacevano, motivazionali, che mi davano la carica e che attraverso suoni e parole facevano passare messaggi positivi e voglia di vivere e realizzare i miei sogni.

Ho praticato sport, piano piano ho ripreso a fare danza. Mi allenavo da sola, perché non ero nelle condizioni di insegnare, ogni giorno facevo 10 minuti di ginnastica dolce con movimenti ed esercizi presi dalla Raqs Sharqi tra cui posturali, respiratori e di stretching. Proprio lì è nato il metodo di guarigione che oggi passo alle mie allieve nei corsi di danza.

Mi sono risvegliata. Ho letto libri sani, come “Donne che corrono coi lupi” della psicologa Clairssa Pinkola Estes, mi ha insegnato a spogliarmi di stereotipi, sovrastrutture e pregiudizi di genere.

Miriam Jarrett, foto di Emily Garma

Ho iniziato a vedere anche una psicologa molto brava, alla mano e con un approccio naturalistico e improntato sul dialogo e la fiducia. Era anche una kinesiologa quindi attraverso degli esami ad hoc mi ha prescritto di mese in mese dei fitoterapici – prodotti naturali riconosciuti dall’Associazione Italiana del farmaco con un concentrato molto alto di diverse piante e fiori. Tanti fitoterapici, ne prendevo almeno 7-8 al giorno. (leggi cosa dice al riguardo il Ministero della Salute)

Gli incontri con lei hanno scavato a fondo. Hanno tirato fuori tutto quello che avevo dentro fin dalla nascita e mi hanno fatta rinascere. Grazie ai suoi esami kinesiologici ho scoperto che il mio corpo, da sempre ipersensibile, mal sopporta farmaci e vaccini, anzi proprio non li vuole. Gradualmente li ho tolti, uno per uno.

Oggi se ho il mal di testa mi riposo per 15 minuti sul mio cuscino per la cervicale e faccio una doccia con shampoo massaggiando la cute. Bevo tanta acqua, prendo boccate d’aria fresca.

Ho introdotto una pianta nel mio corpo, l’echinacea, pianta per eccellenza per sviluppare difese immunitarie e combattere infezioni e infiammazioni. La prendo ogni giorno da quasi 4 anni.

Non mi sono più ammalata. Prima di quel vaccino mi ammalavo ogni 15 giorni in inverno ed ero costretta a ripetere il vaccino antinfluenzale ogni anno. Diciamo che ero entrata in un loop: vaccino-malanno-farmaco-vaccino.

Oggi ho interrotto questo loop. Non prendo un raffreddore da almeno 2 anni.

Miriam Jarrett

Cerco di mangiare sano, che lo dico a fare: frutta, verdura, legumi, poca carne, pesce, uova, alimentazione mediterranea, compresi dolci e tutto ciò che desidero. Ma a piccole dosi. Non nascondo che il mio obiettivo a breve termine è passare ad un’alimentazione vegetariana o vegana. Anche lì, piano piano.

Cerco di non riempire mai il mio stomaco oltre l’80%. Mi alzo da tavola leggera, mai gonfia. Evito il pane e i prodotti a base di lievito. Faccio un uso moderato degli alcolici, ma non mi faccio mai mancare un buon calice di vino rosso. E se capita, fumo anche una sigaretta.

Questo per dirvi che nessun eccesso fa bene, perché se arriviamo a privarci di tutto ci reprimiamo troppo e questo porta a scompensi psicologici. Che si riverseranno sul fisico, innescando nuovi loop negativi.

Ho iniziato a frequentare corsi di crescita personale e oggi sono una Coach. Aiuto le persone a trovare la propria strada e la mia missione è risvegliare la loro parte femminile e la creatività.

Ho lasciato i miei vecchi lavori e mi sono messa a lavorare ad un mio progetto. Così è nato Desert Miraje, proprio mentre si diffondeva il covid. E ho trovato il mio ikigai, la “ragione per cui sono al mondo”, la mia strada.

Miriam Jarrett, ora Coach

Che altro? Sono positiva (alla vita) e cerco di guardare le cose sempre in maniera ottimista. Prego tanto, faccio meditazione poca e costante, prediligo gli ambienti sani e le persone che mi amano e accettano per quello che sono. Seguo quello che mi dice la pancia, la sede delle emozioni, lavoro su di me per imparare a gestirle.

Faccio beneficenza e aiuto gli altri ogni volta che posso; la mattina per prima cosa esco fuori dal balcone, guardo il sole e con gli occhi chiusi mi concentro sul respiro. Ringrazio di essere viva, sana e amata.

Ho adottato due cagnolini, quando posso trascorro il mio tempo con animali, alberi e bambini.

Gioco moltissimo. Sulla mia scrivania da lavoro ho le bolle di sapone.

Canto, salto, sono sempre in movimento. Oriento la mente verso obiettivi concreti per realizzare ciò che desidero e in linea con le mie attitudini. Spesso mi prendo ancora una pausa dal mondo. Sto provando a costruire intorno a me una community di persone simili, con valori comuni e lo stesso sorriso in faccia.

Miriam Jarrett nelle vesti di Miraja, giornalista del ventre

Ho imparato che si cresce sia in maniera verticale, con gli apprezzamenti, le critiche costruttive e i consigli, sia in maniera orizzontale, di spalle, con le critiche distruttive, gli scherni e le cattiverie gratuite.

Soprattutto ho davanti a me sempre una foto che mi ritrae felice e spensierata, in viaggio. Vestita di rosa, con lo sguardo sognante verso l’orizzonte, che mi ricorda: non perdere mai, mai, mai l’entusiasmo.

Per qualsiasi domanda, info o per un confronto lascia un commento sotto questo articolo. Concludo con una frase, ne ho fatto lo slogan del mio progetto. Fanne buon uso:

Diranno che non puoi farcela. Non crederci. Segui il miraggio dei sogni e trova la tua oasi felice.

Miriam Jarrett

In arte Miraja

Giornalista del ventre

“Storie che arrivano alla pancia delle persone”

Buon miraggio!

9 pensieri riguardo ““Sono guarita così, quando stavo morendo per il vaccino. …”. Storia vera di una PRO VAX

  • Marcella Merenna

    Sei grande Miriam 🥰🧚‍♂️

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  • Hai fatto delle tue debolezze una grande forza. Un naufrago che è riuscito ad approdare più forte e sicuro.
    Sei riuscita a creare una dialettica di vita tra la cultura occidentale ed orientale.
    Raggiungere una dimensione di armonia dopo aver attraversato tempeste. Un novello Siddharta.
    Sei grande

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    • Il tuo commento è degno di una poesia. Grazie di cuore. Mi ha toccato il cuore

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  • Ho letto l’articolo… ossignore mio… ho avuto i brividi. Non sapevo e non potevo sapere ma mi hai gelato il sangue. Se prima ti volevo bene..ora ti adoro. Grande, grande davvero ♥️…sai cosa penso in tutto questo? Che la vita ha bisogno di angeli qui sulla terra e tu sei un angelo che non deve ancora tornare dal padre perché c’è bisogno di te ancora ed ancora in questo mondo. Tu sei sole, sei mare, sei aria e sale, tu sei un quadro dipinto da Dio e non era ancora il tuo tempo. La vita ti ha temprata ancora giovane ma perché sapeva che potevi farcela. Hai la gioia ed il sorriso della primavera e questo ti rende unica. Ti voglio bene… piccre’❤️ grazie

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    • Mi hai commossa. Ho sentito anche io che non era ancora il momento. Grazie di cuore. Spero di essere di aiuto per altre persone

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  • Le tue storie sono sempre di ispirazione. Graxie mille per quello che fai ❤️ a presto amica mia

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    • Grazie per leggerci ogni settimana. Un abbraccio 🏝buon miraggio

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  • Pingback: L’Echinacea per sviluppare potenti difese immunitarie in modo naturale – Desert Miraje®

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