STORIE

I giovani, la formazione, il mare: Clemente Borrelli si racconta come mai prima d’ora

Clemente Borrelli, Direttore generale della fondazione ITS G. Caboto di Gaeta, si racconta al Desert Miraje®: vita professionale e privata, carriera e progetti futuri

Attento, preciso, professionale. Ma anche alla mano, simpatico, con grandi valori.

È stato davvero interessante chiacchierare con Clemente Borrelli, personaggio di spicco nel Golfo di Gaeta, particolarmente caro ai giovani. Un uomo che affonda le sue radici nell’ambiente salesiano, come destinatario e come responsabile della formazione dei giovani in quell’ambiente.

Attualmente Direttore generale della Fondazione ITS G. Caboto di Gaeta, ogni giorno si confronta con i ragazzi e le ragazze per formarle e guidarle/i in percorsi formativi e professionali: dal settore marittimo all’accoglienza, dalla logistica all’hôtellerie di bordo. Non poche sono le curiosità su di lui.

Foto di Valentina Bisbiglia, riproduzione riservata

Sono una persona attenta alle esigenze e ai bisogni di ciò che la circonda, consapevole del fatto che non devono mai prevalere su quelle personali, ma trovare un giusto equilibrio – racconta Borrelli nel suo ufficio del terzo piano del Palazzo della Cultura – se ti fai sopraffare dal contesto non riesci a raggiungere gli obiettivi prefissati e condivisi. Mi piace dare attenzione e ordine alle cose. Di sicuro non darò mai risposte quando non sarò sicuro che siano realizzabili, soprattutto ai giovani.

Non ho una differenza tra il privato e il lavorativo. Sono uguale con la mia famiglia e sul lavoro. Trasferisco sul lavoro i miei comportamenti privati. Non sono quello che indossa un vestito quando viene al lavoro e che indossa un vestito diverso nel privato. Non recito nessuna parte. Forse questo mi permette di avere riscontri positivi nel tempo”.

Clemente Borrelli durante un evento pubblico

Clemente sorride, guarda il cellulare, è presente in tutto ciò che fa. Diplomato all’Istituto Tecnico commerciale di Formia (LT) G. Filangieri, laureato in Economia alla Sapienza di Roma e da sempre nel settore delle risorse umane, si mostra simpatico e autorevole, bilanciato. Eppure, se diamo un’occhiata al passato, non è sempre stato così agli occhi degli altri.

Da ragazzo ero socievole, ma molto timido – spiega – col tempo e le esperienze sono riuscito ad aprirmi e a scoprire che condividere le emozioni con chi ti è di fronte non è rischioso e non è sbagliato. Quando stai in aula e ti fai tutto rosso, non è un problema, ti sbianchi di nuovo. Questa consapevolezza mi ha permesso di parlare in pubblico.

Clemente Borrelli in barca per l’ ITS G.Caboto

Oggi mi dicono come fai? Ho scoperto una dote. Intorno ai 25 anni ho cominciato ad acquisire un livello di autostima importante, con esperienze anche di carattere personale. Come conoscere mia moglie, che mi ha dato una tranquillità sentimentale, mi ha fatto sentire più sicuro. La giusta presenza, compagna, la persona che ti sta affianco ti dà delle certezze.”

Minuto dopo minuto Clemente Borrelli si mette a suo agio, sempre di più. Dalla professionalità ai valori, dalla convinta fede alle passioni, all’improvviso viene fuori qualcosa di inaspettato.

Clemente Borrelli con i figli e la moglie

Un’esperienza che mi ha cambiato è stato il teatro – afferma con un largo sorriso – ho iniziato quando frequentavo l’oratorio Don Bosco. Poi a 24 anni ho partecipato alla realizzazione di un musical. È stato quello il momento, mi sono buttato sul palcoscenico. Nel mio percorso sono stato fortunato ad incontrare quelle persone che possono rappresentare un esempio, una guida. Già alle elementari ho avuto la fortuna di avere il maestro Rebecchi e poi, a seguire educatori, maestri esempi di vita e sul lavoro.

“Sono il risultato dell’esempio dei miei genitori, una coppia indivisibile, sempre presenti, per i quali la famiglia, il rispetto e l’educazione sono valori fondamentali . Ho avuto la fortuna di trovare sul mio percorso le persone giuste e di fare quello che mi piaceva. All’università non sono stato uno studente rapidissimo, anche perché lavoravo nel settore vendite, combinando le esperienze lavorative alla formazione. In estate facevo il cameriere, ho cominciato intorno ai 14 anni. Il mio primo lavoro è stato a 13 anni come spiaggino. Intorno ai 18 avevo già un ruolo di responsabilità. Ogni esperienza ha rappresentato un tassello fondamentale della mia personalità”.

Clemente Borrelli durante una manifestazione religiosa

Clemente è onesto e attento, la sua formazione è lunghissima. Dopo la laurea, un giorno di fine estate, prima di andare in spiaggia, il futuro suocero vede un manifesto che promuove un Corso di formazione e gli consiglia di presentare la domanda. Questo sarà il suo trampolino di lancio. Un’esperienza che gli ha permesso di iniziare a lavorare nel settore della formazione. “Avevo come funzione quella di Direttore marketing e comunicazione – spiega – ma anche formatore in aula, poi sono subentrati orientamento, misure di accompagnamento al lavoro, selezione del personale, tirocini formativi. Ci sono decine e decine di giovani che oggi lavorano grazie a queste misure. Mi fa sentire molto orgoglioso, soddisfatto. Sono stato un buono strumento, ma il merito è tutto loro”.

Nel 2012 Clemente Borrelli entra nell’ITS Fondazione Caboto, che nasce con l’obiettivo di contribuire a dare risposta ai fabbisogni formativi di tutto il settore economico che si sviluppa intorno al mare: dai trasporti alla pesca, da quello della logistica all’acquacoltura, ai servizi ai passeggeri. Un Istituto che, grazie alle collaborazioni con numerose aziende, è diventato un punto di riferimento non solo del territorio ma a livello nazionale.

Clemente Borrelli a pesca

L’ITS – Fondazione “G. Caboto” ha stabilito importanti collaborazioni con le maggiori Compagnie di Navigazione e con i più importanti porti turistici e aziende del settore marittimo e della logistica, garantendo in tal modo ai suoi allievi una formazione in alternanza, tale da garantire elevate opportunità occupazionali (per saperne di più clicca qui).

Ma qual è la giornata tipo di un Direttore generale?

Mi sveglio presto, partecipo alla preparazione dei figli che vanno a scuola – risponde sul colpo – sono originario di Gaeta vecchia, ‘port’ d’ terra’ e lì vicino oggi ho l’ufficio, dove trascorro gran parte della giornata. Incontro soprattutto gli allievi con i quali condivido le esigenze, li seguo, organizziamo le loro attività formative, parlo con i colleghi per la gestione e l’organizzazione delle tante attività promosse dall’ITS.

“Nonostante io abbia il ruolo di Direttore generale non riesco ad abbandonare la mia presenza costante nelle aule. Voglio conoscere i nomi di tutti gli allievi. Voglio essere un punto di riferimento. Formando i futuri ufficiali della marina mercantile e non solo e di tutti coloro che avranno un lavoro che li vedrà, in molti casi, lontano da casa, non posso escludere la mia funzione di supporto anche per la risoluzione dei problemi. Cerco di rispondere sempre alle loro chiamate, ai loro messaggi, anche ‘fuori orario’.  ”.

Clemente Borrelli con la sua famiglia

Gli occhi di Clemente sono azzurri e sicuri, eppure un certo baluginio compare quando vengono toccati certi punti per lui fondamentali. “Spesso mi ritrovo fuori Gaeta, dove mi confronto con eccellenze della formazione, istituzioni, orgoglioso di rappresentare la mia città. L’ITS – G. Caboto a novembre 2021 ha ricevuto a Verona un premio come migliore ITS del settore mare JOB&Orienta.

Se dovessi mettere soddisfazioni e grattacapi sulla bilancia il peso si sposterebbe spesso sulle soddisfazioni, altrimenti non potrebbe esserci la necessaria motivazione. Quando un allievo diventa ufficiale, quando consegue il Diploma Tecnico Superiore, dopo avergli dato riferimenti o suggerimenti anche su come si scrive una semplice mail, e ti chiama per dirti ‘mi hanno preso’ la soddisfazione va a mille”.

Clemente Borrelli al lavoro

Quasi il 100% dei giovani dell’ITS trovano lavoro e sono impiegati. Dunque è un sistema che funziona e che può rappresentare una risposta concreta alle tante difficoltà occupazionali che incontrano i giovani, dovute spesso ad una non coincidenza tra professionalità richiesta dalle aziende e quella posseduta. Con quattro Corsi e 100 allievi l’anno, da due anni è stata aperta anche una sede distaccata a Civitavecchia.

Di cosa hanno bisogno i giovani nel 2022? “Di punti di riferimento stabili che credano nei valori fondamentali: rispetto, impegno, onestà, sincerità, consapevolezza che i risultati si ottengono solo con l’impegno. Queste cose non si insegnano, si dimostrano. Quello che mi attrae più di questo lavoro è proprio la variabilità, il cambiamento. Su un territorio come Gaeta, volta al settore marittimo e turistico, è importante offrire ai ragazzi queste opportunità”.

Clemente Borrelli durante una presentazione dell’ITS G.Caboto

Tra le giornate a pesca e allo stadio con i suoi figli, nei lunghi corridoi della Fondazione Caboto e tra le strade di Gaeta, spesso in viaggio, Clemente Borrelli è da anni anche in politica.

Sono fortunato, oggi lavoro dove sono cresciuto. Mi affaccio e vedo dove giocavo a pallone e mi sento in debito, per questo voglio continuare a lavorare per la mia città. Ritengo di fare politica da sempre, per me politica significa impegno, ascolto e servizio – conclude – farlo nella tua città rende tutto ancora più piacevole. Fai il lavoro che ti piace e non lavorerai un giorno in vita tua”.

Buon miraggio, Clemente!

ARTICOLO PROMOZIONALE

Foto in copertina di Cosmo Di Schino, riproduzione riservata

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